domenica 5 ottobre 2008

La “Biodomenica” di Coldiretti, Aiab e Legambiente

Col biologico meno inquinamento e prezzi più stabili.L’agricoltura bio consente un risparmio energetico di quasi il 50%, e una riduzione delle emissioni del 30%. E anche l’inflazione sui prezzi è minore rispetto ai prodotti convenzionaliIl bio aiuta il consumatore, il produttore e il clima. Per questo l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, Coldiretti e Legambiente promuovono insieme Biodomenica 2008, la campagna nazionale presentata questa mattina, che domenica 5 ottobre porterà nelle piazze di tutta Italia la bontà e il gusto dei prodotti biologici. Oltre ad acquistare e degustare, i visitatori potranno ricevere informazioni sull’apporto benefico dell’agricoltura bio nei confronti del cambiamento climatico. Una ricerca fatta negli Usa da ricercatori dell’Usda (Dipartimento d’agricoltura degli Stati Uniti), del Rodale Institute e della Cornell University conclude che un campo coltivato ad agricoltura biologica trattiene fino a sei volte in più la quantità annua di carbonio per ettaro rispetto al campo convenzionale. Dal punto di vista del bilancio energetico un campo lavorato a bio fa risparmiare il 48,7 % del consumo. Discorso simile per le emissioni di Co2 equivalente: mangiare bio riduce del 30% l’inquinamento (studio realizzato in Austria da Freyer e Weik, dell’Università di Vienna – Boku). “Un contributo significativo ai mutamenti climatici – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – può infatti venire dall’agricoltura sostenibile, rispettosa della biodiversità e legata ai territori di produzione, capace di contribuire alla riduzione delle emissioni derivanti da carburanti fossili e dai gas serra e di incrementare l’assorbimento di carbonio da parte delle piante e del suolo. L’agricoltura biologica, oltre a non contaminare i suoli per l’assenza di pesticidi chimici, grazie alla varietà colturale contribuisce al mantenimento dello stato di salute del territorio e richiede minori consumi d’acqua.” Col bio, dunque, si può contrastare il cambiamento climatico, ma anche l’erosione del potere d’acquisto, come spiega Andrea Ferrante, presidente AIAB: “Ormai la forbice di prezzo tra i prodotti convenzionali e quelli biologici si è notevolmente ridotta, tanto più se si acquista attraverso i canali alternativi alla distribuzione convenzionale. Oltretutto, essendo meno dipendente la petrolio, la produzione biologica è meno condizionata dalla dinamica dei prezzi di quest’ultimo. In prospettiva, dunque, i costi del bio manterranno una stabilità che permetterà un prezzo equo e giusto sia per il consumatore che per il produttore”. “Con la leadership conquistata in Europa la produzione biologica Made in Italy è una opportunità in più offerta dall’agricoltura italiana ai cittadini che dimostrano una sensibilità crescente verso acquisti sostenibili dal punto di vista ambientale - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - nel sottolineare che in attuazione del nuovo regolamento comunitario “occorre introdurre al più presto il marchio del biologico italiano per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli”.Tra le iniziative della Biodomenica, presenti in tutta Italia da Nord a Sud:- Roma. Presso la Città dell’Altra Economia: mostra-mercato dei produttori bio laziali; laboratorio e degustazioni per adulti del commercio equo e solidale; animazione e laboratori per bambini sulla trasformazione degli alimenti; “Manipolazione creativa”, alla scoperta dei materiali attraverso il tatto; “Dal seme alla pianta”. Biolà offrirà a Roma latte biologico alla spina ad ad 1 euro- Piacenza. Piazza Cavalli. Mostra mercato e degustazioni da mattina a sera. Sarà presente il Consorzio Biopiace (finalista Oscar Green), insieme di aziende biologiche impegnate ad offrire alimenti locali, sani e di qualità senza trascurare la tutela del paesaggio rurale e la biodiversità. - Napoli. Nella Villa Comunale: circa 20 stand dove sarà possibile conoscere sotto il profilo nutrizionale, degustare e comprare direttamentedai produttori le produzioni agroalimentari tipiche ottenuti con metodi biologici, sia fresche che in conserva.

I sapori del biologico fanno bene al clima appuntamenti in tutta italia con degustazioni, mercatini e animazioni.
A Roma dalle ore 10,30 alla Città dell’Altra Economia (ex mattatoio di Testaccio - Largo Dino Frisullo) Dopo il tutto esaurito per il pane distribuito ad un euro al chilo, nella Capitale arriva il latte biologico crudo alla spina offerto per l’occasione al prezzo calmierato di un euro al litro anche con la distribuzione gratuita dei contenitori riciclabili. Laboratori con la preparazione del miele e del formaggio dal vivo, falsi prodotti tipici biologici italiani scoperti all’estero ma anche la sfilata riciclona con abiti e accessori realizzati esclusivamente con materiali di scarto sono alcuni degli altri ingredienti della Biodomenica a Roma il 5 Ottobre a partire dalle ore 10,30 alla città dell’Altra Economia (ex mattatoio di Testaccio - Largo Dino Frisullo).Saranno presenti il presidente di Coldiretti (Sergio Marini), dell' Aiab (Andrea Ferrante) e di Legambiente (Vittorio Cogliati Dezza) insieme al Sindaco di Roma Gianni Alemanno.Decine di gustosi stand affolleranno le città, da Roma a Firenze, da Piacenza a Catanzaro, da Isernia a Napoli e in molte altre località, per avvicinare gli italiani al biologico Made in Italy e dimostrare che fa bene alle tasche, all’ambiente e al clima.

Scommettere sull'energia fotovoltaica vuol dire per lItalia ridurre leccessiva dipendenza dallestero per il proprio approvvigionamento energetico ma vuol dire anche dare nuovo slancio alle imprese. La Spagna in pochi anni riuscita a creare un settore industriale che occupa oltre 30mila persone. In Germania le rinnovabili danno lavoro a pi di 120 mila e il governo cinese ha annunciato di voler portare la produzione nazionale da rinnovabili al 12%. Una strada ormai tracciata secondo Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, lAssociazione Nazionale dellIndustria Fotovoltaica, che deve essere percorsa con determinazione, non dimenticando che rappresenta unopportunit di sviluppo per il nostro paese, sia in termini ambientali che economici. Di pari passo bisogna procedere nella diffusione della cultura energeticoambientale e iniziative come la Biodomenica sono importanti per sensibilizzare il grande pubblico e informare correttamente. Secondo lo scenario tracciato dallultimo Solar Generation, rapporto curato da EPIA e Greenpeace, entro il 2030 il fotovoltaico dovrebbe ridurre le emissioni annuali globali di Co2 di circa 1,6 miliardi di tonnellate. Questa riduzione equivalente alle emissioni di 450 centrali elettriche alimentate a carbone (con dimensione media di 750MW). I risparmi cumulati in termini di emissioni di Co2 derivanti dallenergia solare raggiungeranno un livello di 9 miliardi di tonnellate tra 2005 e il 2030. Un impianto fotovoltaico non contribuisce alleffetto serra, alle patologie respiratorie, alle piogge acide, non fonte di inquinamento termico ed acustico e soprattutto una fonte inesauribile di energia, disponibile per tutti, prodotta nel punto di consumo e perfettamente integrabile nel contesto urbano ed agricolo. Ed proprio il comparto agricolo la nuova frontiera del fotovoltaico sia per autoconsumo che per la produzione di energia elettrica. Secondo dei dati trasmessi da Coldiretti coinvolgendo meno del 5% delle aziende agricole per installare 100.000 impianti fotovoltaici da 3Kw possibile avere un aumento della potenza installata di 300Mw ed una producibilit annua di 390GWh di energia elettrica. Basti pensare ad esempio alle zone rurali dove manca la rete elettrica per lalimentazione delle pompe per lirrigazione dei campi, allalimentazione delle serre, alla riqualificazione dei terreni dismessi e delle aree agricole abbandonate, soprattutto nel Sud Italia.

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